Da oggi vorrei introdurre nel mi blog, uno spazio dedicato ai viaggi con i bambini.
Da mamma, mi sembra una cosa carina, portarvi nei posti dove andiamo insieme a Maira, e dirvi se sono adatti o meno per i vostri bambini.
Mi piace l'idea di potermi confrontare con voi, suggerci pian piano i vari consigli di viaggio, vi piace l'idea?
Non ricordo se nel parlare di me, ve l'ho scritto, comunque io sono Lodigiana di nascita, quindi, soprattutto d'estate, torno nel mio paesello per un mesetto, Abbadia Cerreto è il paese, da lì, ci muoviamo spesso per poter far vedere a Maira le varie bellezze che ci sono in quei dintorni. e diciamo anche un altra verità, io amo visitare posti nuovi, paesaggi nuovi, nuovi paesi, e castelli, castelli e ancora castelli.. Maira ormai lo sa, e si è fatta una ragione. Mio marito, ogni tanto controvoglia ( povero, è da capire ) mi asseconda sempre.
Quest'anno ce ne siamo anadati al
Innanzitutto, inizio a dirvi che Pandino nasce come piccola frazione dopo la bonifica del lago Gerundo, un lago paludoso che copriva gran parte della pianura padana, e che ha ricevuto molte bonifiche intorno all'anno 1100 ( Abbadia Cerreto è una di queste, ed è stata bonificata dai Benedettini ). Se ne deduce che fosse un paese con poche case, e molti boschi.
Iniziò il suo cambiamento quando il Signore di Milano, Bernabò Visconti decise di costruire in quel luogo la sua residenza di caccia, uno dei suoi castelli di caccia, intorno al 1300. Da quel momento in poi si può immaginare che la presenza dei signori milanesi abbia fatto da attrattiva per molte persone che cercavano un luogo sicuro dove stabilirsi, sperando magari di trovare un lavoro presso il castello: la conseguenza fu che Pandino cominciò pian piano ad ingrandirsi.
Dopo questi super brevi accenni storici, vi parlo della parte interna.
Il castello è composto da 2 piani, una parte riservata alla servitù e una parte con delle sale che venivano usate dai Visconti e dagli Sforza durante il periodo estivo.
Tutto il castello, in esterno come in interno è affrescato, vengono riproposti diversi simboli, delle casate nobiliari.
Il giro con la guida comprende, sia una visita all'interno del castello al pian terreno, che al secondo piano, la maestosità del castello è davvero ammirevole. E' davvero ben conservato, nelle stanze al primo piano poi, gli affreschi sono ancora luminosi.
A noi, è davvero piaciuto molto. Ora, io non me la sento di raccontarvi tutto, il giro con la guida è ben fatto e ben spiegato. I bambini sono coinvolti a dovere e attratti dalle spiegazioni ben date, o comunque per Maira è stato così.
Ve lo consiglio vivamente, è davvero un bel castello da non perdere, il biglietto è di 5,00 l'adulto e 4,00 i bambini dagli 8 anni mi sembra, ma qui non mi ricordo bene.
In zona troverete anche :
l' Oratorio di Santa Marta
Da mamma, mi sembra una cosa carina, portarvi nei posti dove andiamo insieme a Maira, e dirvi se sono adatti o meno per i vostri bambini.
Mi piace l'idea di potermi confrontare con voi, suggerci pian piano i vari consigli di viaggio, vi piace l'idea?
Non ricordo se nel parlare di me, ve l'ho scritto, comunque io sono Lodigiana di nascita, quindi, soprattutto d'estate, torno nel mio paesello per un mesetto, Abbadia Cerreto è il paese, da lì, ci muoviamo spesso per poter far vedere a Maira le varie bellezze che ci sono in quei dintorni. e diciamo anche un altra verità, io amo visitare posti nuovi, paesaggi nuovi, nuovi paesi, e castelli, castelli e ancora castelli.. Maira ormai lo sa, e si è fatta una ragione. Mio marito, ogni tanto controvoglia ( povero, è da capire ) mi asseconda sempre.
Quest'anno ce ne siamo anadati al
Castello di Pandino
Innanzitutto, inizio a dirvi che Pandino nasce come piccola frazione dopo la bonifica del lago Gerundo, un lago paludoso che copriva gran parte della pianura padana, e che ha ricevuto molte bonifiche intorno all'anno 1100 ( Abbadia Cerreto è una di queste, ed è stata bonificata dai Benedettini ). Se ne deduce che fosse un paese con poche case, e molti boschi.
E' solo verso il XV che, con l'espandersi della Repubblica di Venezia, che fra le sue aveva già conquistato la Vicina di Crema, che Pandino, vedendo Soncino sconfitta in questa guerra, si vede costretta a correre ai ripari e trasfrmare questo castello di caccia in una fortezza vera e propria.
Quando arrivate a Pandino, troverete il fossato intorno al castello ormai chiuso e trasformato in prato, ma le guide, noi abbiamo trovato un ragazzo davvero preparato e che ha coinvolto i bambini in modo magnifico, vi spiegheranno molto bene i vari passaggi e i vari cambiamenti apportati.
Il percorso che vi verrà fatto fare è dall'interno, dal giardino all'esterno, e di conseguenza i vari cambiamenti saranno ben visibili.
Dopo questi super brevi accenni storici, vi parlo della parte interna.
Il castello è composto da 2 piani, una parte riservata alla servitù e una parte con delle sale che venivano usate dai Visconti e dagli Sforza durante il periodo estivo.
Tutto il castello, in esterno come in interno è affrescato, vengono riproposti diversi simboli, delle casate nobiliari.
Il giro con la guida comprende, sia una visita all'interno del castello al pian terreno, che al secondo piano, la maestosità del castello è davvero ammirevole. E' davvero ben conservato, nelle stanze al primo piano poi, gli affreschi sono ancora luminosi.
A noi, è davvero piaciuto molto. Ora, io non me la sento di raccontarvi tutto, il giro con la guida è ben fatto e ben spiegato. I bambini sono coinvolti a dovere e attratti dalle spiegazioni ben date, o comunque per Maira è stato così.
Ve lo consiglio vivamente, è davvero un bel castello da non perdere, il biglietto è di 5,00 l'adulto e 4,00 i bambini dagli 8 anni mi sembra, ma qui non mi ricordo bene.
In zona troverete anche :
l' Oratorio di Santa Marta
la Chiesa di Santa Margherita, che noi non abbiamo visitato perché in quel momento si stava celebrando una funzione
e il Santuario di Santa Maria dell'Apparizione, detta anche del Tommasone o del Riposo, anche questo che non abbiamo potuto visitare.
e voi, lo avete già visitato? si? come vi è sembrato?
Per ora vi saluto e arrivederci alla prossima gita.
Annalisa
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