La vita è fatta di stagioni.
E ogni anno arriva l’autunno.
È una stagione che si vuole distinguere, non inizia come le
altre, ci si dimentica di questo particolare.
23 settembre, il suo mese.
E così anche quell’anno era arrivato l’autunno. Dopo
un’estate di cose, tante cose. Fatte, dette, sognate, raccontate. Viaggi,
vacanze, cene, speranze, paure...loro.
E poi autunno. Può sembrare che tutto si prepari a spegnarsi,
ma se l’osservi bene vedi i colori. Colori di vita. Rossi, arancioni, gialli,
marroni. Colori caldi, che ti riscaldano e ti dicono che immerso in tanta
bellezza c’è ancora molto da fare.
Non credeva le piacesse l’autunno. Non ci aveva mai pensato,
poi l’ha fatto.
Erano i colori, non i suoi preferiti, ma che nonostante i
primi freddi ti scaldano.
L’autunno è un punto di partenza, certo arbitrario come un
altro, ma anche no.
È il lunedì delle stagioni. Quello che segue l’estate, la
domenica.
È il momento della vita in cui si fa il punto della
situazione. Quando il tempo sta correndo, ma tu no.
Lo avevano fatto il punto. Ora era il tempo del timore, per
lei. Quando fai i conti con tutto e dici “sarà?”.
Cercava di non pensarci. Perché a volte anche sognare può
fare male.
E aspettava; e poi smetti di aspettare; poi ti arrabbi; poi
ti accorgi che non serve.
L’autunno può essere fatto anche di incontri. Di nuove
persone che entrano nella tua vita, in quella che per te era fatta di punti
fermi. E talvolta aprirsi al nuovo può stupire. E curare, e cambiarti.
Così pensava. Ogni mattina da qualche giorno.
Poi le persone. Poi le sensazioni. Poi le emozioni.
Tanta stanchezza. Una lacrima improvvisa. Un po’ di nausee.
Quello sarebbe stato il loro autunno.
Questo è il racconto di Stefania Merzi
la trovate qui Instagram e qui Facebook
A me è piaciuto davvero molto, e la mia mente si è immaginata Stefania mentre scriveva.
Grazie Stefania
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